martedì 28 giugno 2011

Marilena Ferrari fa il bis su Rai Tre

Credo che siano pochissime le aziende che sono entrate per ben due volte nel mirino della trasmissione "Mi Manda Rai Tre".

Tra queste c'è
la FMR di Marilena Ferrari.

Di seguito la trascrizione della puntata del
24 giugno 2011 così come è stata pubblicata sul sito della Rai.

Appena saremo in grado di scaricare il video (comunque disponibile a questo indirizzo per la visualizzazione in streaming) pubblicheremo anche quello.



martedì 22 febbraio 2011

Ci scrive un venditore, e noi rispondiamo

Un venditore che ha scelto lo pseudonimo "ONESTO" ci scrive per raccontarci alcune cose. Il testo integrale del suo intervento lo trovate cliccando qui.



Noi ci limitiamo a riportarne alcuni passaggi degni di commento:

"ci tengo a precisare che stiamo parlando di un' azienda commerciale e non di un ente di beneficenza per cui credo che sia normale che lo scopo sia quello del profitto"
 Quanti libri crede che si venderebbero se ogni venditore fosse obbligato a presentarsi dicendo "Salve, io sono qui con lo scopo di generare dei profitti per l'azienda in cui lavoro"?



"nella mischia ci stanno sia persone oneste e professionali che persone senza scrupoli"


E perché a noi risulta in base a numerose testimonianze che l'azienda non prende mai le distanze dai suoi rappresentanti più spregiudicati, e anzi insiste nel pretendere i pagamenti anche quando gli acquirenti segnalano di essere stati vittime di un venditore senza scrupoli?


"Per essere più chiaro, intendo che se compro un kilo di mele e tornando a casa mi accorgo che la metà sono mele marce, forse non è proprio corretto da parte mia dire che TUTTI i fruttivendoli sono dei ladri !!"


Sì, ma quando ci si accorge che una mela è bacata e lo faccio notare al fruttivendolo, di solito le cambia o ci rimborsa.


"la sera mi piace andare a letto in pace con me stesso e poter dire ai miei figli che hanno un padre di cui andare fieri".


E lei è fiero di alcuni comportamenti adottati dall'azienda in cui lavora? Ha visto il video di "Mi Manda RaiTre?" E' stato fiero quando ha visto la casa di quella signora anzianissima piena di statue e libri che non aveva mai aperto, "rifilati" dai venditori solo per approfittarsi della sua pensione? E' fiero quando viene rifiutato il recesso anche a clienti evidentemente raggirati?


"se voi oggi aveste in mano un qualsiasi libro (anche un topolino) dell'anno 1600, che valore avrebbe?"

Allora forse è meglio abbonarsi a Topolino, costa di meno, e rende di più alle future generazioni. Scherzi a parte, il suo ragionamento non sta in piedi, perché non stiamo parlando di valore ma di profitto, perché gli investimenti mirano al profitto. Il profitto è la differenza tra il prezzo pagato e il prezzo di vendita, e la sfido pubblicamente a vendere in un'asta o in una trattativa privata un libro FMR Art'è ad un prezzo maggiore di quello a cui è stato pagato. E allora se proprio devo investire in libri d'arte, meglio comprare per 200 euro un catalogo raro del '900 che aspettare quattro secoli per vedere aumentare il valore "archeologico" di un libro FMR del terzo millennio che costa migliaia di euro. Se questo fosse davvero un investimento sicuro, tutti quei libri li avrebbero comprati i venditori che invece cercano di rifilarli ad altri. In tutta onestà, se suo fratello, un suo amico, suo padre o suo cugino le chiedessero come investire dei soldi, lei gli direbbe di comprare i libri dell'azienda in cui lavora?

E si noti che abbiamo scritto "il prezzo di vendita" e non "il prezzo di listino" perché a quanto mi risulta non esiste un listino ed ogni opera viene "valutata" da chi la vende in funzione delle capacità di spesa dell'acquirente. Lo dico perché alcuni libri che ho visto segnalati su "Mi Manda Rai Tre", mi risultano venduti per cifre differenti da quelle indicate nel programma.


"vi ricordo che stiamo parlando di un azienda con oltre 50.000 clienti in tutta italia, che esiste da 20 anni e che è stata quotata in borsa".


E la nostra redazione le ricorda cortesemente che dopo i primi tentativi di speculazione l'azienda ha dovuto uscire dalla Borsa perché non riusciva a stare sul mercato azionario, che il numero dei clienti non ha nessun significato se non viene fornito contestualmente anche il numero dei reclami, e che la correttezza di una azienda non si misura dalla sua longevità.


Cordiali saluti.

Art' è, ispezione della Finanza per le vendite aggressive

Fonte:

http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2011/02/09/art-ispezione-della-finanza-per-le.html

09 febbraio 2011 — pagina 6 sezione: BOLOGNA


ART' È ispezionata dalla Finanza. L' Antitrust ha inviato nella sede dell' azienda di editoria di lusso e affinia Villanova di Castenasoi finanzieri del Comando unità speciali di Roma, per verificare la fondatezza delle molte denunce su presunti comportamenti commerciali scorretti. Mesi fa era già stata data notizia a proposito dell' intenzione di molti clienti di aderire ad una class action intentata dall' avvocato Giulio Volpe. La presidente del Gruppo Art' è, Marilena Ferrari, aveva parlato di «persecuzione» ai suoi danni, ma ora, se le contestazioni troveranno conferma, rischia una multa fino a 500 mila euro. Le contestazioni rivolte alla società sono parecchie, riguardano le modalità aggressive messe in opera dai venditori dell' azienda. Secondo le denunce, venivano pubblicizzati libri in libera visione, ma al momento del contatto veniva comunque imposto l' acquisto di un altro libro. Ci sono contatti con anziani o disabili mentali, ai quali veniva garantito il riacquisto dei volumi di lusso senza poi mantenere la promessa. A "clienti istituzionali" veniva proposta l' assegnazione di un volume dicendo che era autorizzata dal Vaticano, ma poi dopo l' "assegnazione" venivano chiesti i soldi. Venivano infine inviati solleciti di pagamento a persone diverse da quelle alle quali era stata fatta la vendita. Mentre ieri la Finanza di Roma era nella sede di Art' è, il comandante dell' Emilia Romagna Domenico Minervini e il comandante di Bologna Giancarlo Pezzuto hanno presentato il bilancio del 2010, a cominciare dalle 5 denunce per infedele dichiarazioni al fisco contro imprenditori o ereditieri bolognesi, i cui nomi figurano nella "lista Falciani" (dal nome dell' ex dipendente della sede ginevrina dell' Hsbc, banca inglese tra le più grandi del mondo, che l' ha resa pubblica). Altri sette denunciati risiedono in regione. I bolognesi della lista della Finanza sono 73 (84 invece nella lista della Procura). In regione sono 343, 41 dei quali hanno usufruito dello scudo fiscale, con un rientro di 80 milioni. Individuate anche nove persone sconosciute al fisco. In totale la lotta all' evasione internazionale ha portato a 221 interventi e al rimpatrio di 89 milioni, compresa San Marino: l' operazione ' Re Nero' ha riguardato 840 persone, per un volume di negoziazioni all' estero per 370 milioni. Nel 2010, la Finanza ha scoperto 111 evasori totali o paratotali (erano 101 nel 2009) e ricavi nascosti al fisco per 269 milioni (194 nel 2009). Significativo il dato economico della lotta alla criminalità organizzata: la Finanza nella nostra regione ha sequestrato beni alle organizzazioni mafiose per 70 milioni. Erano solo 6 l' anno prima. - LUIGI SPEZIA