lunedì 9 agosto 2010

Zio Paperone, Wikipedia e le "clausole trappola" dei contratti


Anche nei fumetti c'è tanta saggezza utile a non farsi fregare. Basta vedere che cosa c'è scritto sull'enciclopedia Wikipedia alla voce "Paperon Dè Paperoni".

http://it.wikipedia.org/wiki/Paperon_de%27_Paperoni
Paperone è un affarista cinico, senza scrupoli e machiavellico  che pur di raggiungere i suoi scopi o pur di spendere poco o nulla è disposto a tutto, anche a barare. Spesso raggira suo nipote Paperino facendogli firmare contratti che contengono clausole e cavilli scritte in piccolo che lo costringono a lavorare gratis per lui, oppure a rinunciare alla sua quota di tesoro. Oppure lo ricatta con la lista dei debiti.
Che cosa impariamo osservando Zio Paperone e i suoi soprusi su Paperino? Proviamo a riassumere:

- Non fidatevi di nessuno ad occhi chiusi. Se si tratta di firmare un contratto, potreste pentirvi anche se ve lo propone uno zio.

- Sappiate che chi fa affari è disposto a tutto pur di raggiungere i propri scopi. Anche a barare inserendo nei contratti clausole e cavilli che vanno a vostro svantaggio, che vi possono costringere a "lavorare gratis" come fa Paperino con lo Zio Paperone dirottando i vostri stipendi o i vostri sudati risparmi a chi vi ha fatto firmare quel contratto.

- Non firmate nulla senza esservi prima consultati con un legale o con una persona di vostra fiducia dopo aver letto attentamente in ogni sua parte il contratto che vi viene proposto.

- I contratti di vendita sono pieni di "clausole trappola", perché sono scritti da una azienda che fa giustamente il proprio interesse, e non da un ente benefico di aiuto agli acquirenti.

- Se contraete dei debiti con una azienda, date a questa azienda un potere che in casi estremi può spingersi fino al PIGNORAMENTO DELLA VOSTRA ABITAZIONE DI PROPRIETA' per recuperare i crediti. In questi casi la casa viene valutata al PREZZO STORICO DICHIARATO AL CATASTO, e quindi ben al di sotto del suo effettivo VALORE DI MERCATO.

Ma sentiamo in dettaglio che cosa dice Wikipedia alla voce "pignoramento":
La valutazione del bene (...) per un pignoramento (...) avviene a cura di periti incaricati dal giudice, e non dal creditore che tenderebbe a sottostimare il reale valore di mercato del bene per poterlo ricomprare a un prezzo di realizzo durante l'asta.

Le abitazioni non sono oggetto di perizia, e il loro prezzo base dell'asta alla prima sessione è pari al valore catastale dichiarato al momento dell'acquisto per il passaggio di proprietà. (...)

La legislazione non prevede un criterio di proporzionalità fra il credito da garantire e il bene pignorato. Spesso il creditore sceglie la casa perché è un bene immobile e difficilmente si riesce a vendere nel tempo di alcuni mesi previsto dalla procedura (...).

Ne risulta che il pignoramento di immobili avviene anche per crediti di valore molto minore; la valorizzazione al costo storico di acquisto anziché al valore corrente di mercato non tiene conto degli eventuali lavori di messa a norma e di allargamento apportati all'immobile negli anni, e soprattutto della forte rivalutazione dei prezzi delle case nel tempo.

Per di più, è una prassi dichiarare un valore catastale parecchio inferiore al prezzo pagato per l'acquisto, perché sul valore catastale saranno poi calcolate le imposte sulla casa. Un prezzo molto basso facilita la vendita all'incanto e assicura al creditore tempi rapidi di recupero, se non dell'acquisto di un immobile a prezzi di realizzo.

D'altra parte, il debitore può trovarsi privato di una fissa dimora, e con una differenza (rispetto al ricavato della vendita all'incanto) che non è sufficiente ad acquistarne una nuova, essendo l'immobile venduto al costo storico e non ai prezzi correnti. Più in generale, la perdita a causa di una vendita del bene a prezzi inferiori a quelli correnti può essere vista come una "sanzione" per il ritardo di un pagamento, l'equivalente di una multa, molto più alta dell'importo da restituire.
Capito? Si comincia col comprare libri d'arte da poche migliaia di euro, e se accade qualcosa di imprevisto che rende impossibile proseguire coi pagamenti rateali si corre il rischio di perdere una casa che ne vale parecchie decine di migliaia.

A questo punto viene da chiedersi quante persone sole, anziane e senza eredi hanno inconsapevolmente "lasciato in eredità" la propria casa ad aziende di vendita a domicilio, solo per aver firmato un accordo di vendita rateale, magari sotto la pressione psicologica del venditore o senza essere pienamente coscienti di quello che stavano facendo. La casa viene valutata al prezzo di acquisto, senza tener conto dell'inflazione o dell'aumento del valore degli immobili, e quindi una volta pignorata e messa all'asta all'azienda creditrice bastano pochi spiccioli per acquistarla.

( Ovviamente queste sono solo ipotesi, e non stiamo affermando che ci siano aziende che abbiano effettivamente adottato queste politiche di "recupero crediti". Vorremmo semplicemente verificare se qualcuno ha notizie di casi come questo. In caso affermativo contattateci sulla nostra pagina di segnalazioni.)

In definitiva, se proprio ci tenete a indebitarvi per acquistare libri di artigianato artistico, la regola d'oro è: NON FIRMATE MAI NULLA AL PRIMO PASSAGGIO DEL VENDITORE/PROMOTER.

Fatevi lasciare dal venditore una copia del contratto e ditegli di ripassare dopo che l'avrete esaminata con l'aiuto di amici e di esperti. Se il venditore si infastidisce, si innervosisce o vi propone "offerte irripetibili da prendere al volo immediatamente", o qualunque altro genere di proposta del tipo "ora o mai più" è proprio allora che dovete iniziare a insospettirvi e a farvi delle domande:
- Se l'offerta è così vantaggiosa, perché questo venditore si è scomodato a proporla proprio a me e non la propone ai suoi amici e parenti, o agli inquilini del suo condominio?
 - Se i soldi investiti in libri d'arte crescono come gli zecchini di Pinocchio nel campo dei Miracoli, perché questa persona fa il promotore d'arte per guadagnarsi lo stipendio anziché arricchirsi acquistando libri e rivendendoli a peso d'oro?
- Se l'offerta è così eccezionale, perché il venditore insiste tanto per farmela accettare? In fin dei conti ci sono tantissime persone pronte ad approfittare di offerte VERAMENTE eccezionali e vantaggiose, perché insiste proprio con me? Mi vuole davvero bene e vuole fare il mio interesse o sta cercando di rifilarmi qualcosa che gli sarebbe difficile vendere ad altri?
- Se questi libri sono veramente libri d'arte con un alto valore collezionistico e non semplici opere di artigianato prodotte in serie, perché sono venduti porta a porta anziché essere venduti in case d'asta come le vere opere d'arte?

A tutti i "paperini" in ascolto, diciamo solamente di pensarci bene prima di firmare qualsiasi foglio di "Zio Paperone".

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